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24/10/2020 - "Cinque giorni che ti ho perso..." cantava Michele Zarrillo e in effetti il Napoli si è perso nel giro di cinque dì, tra lo show con l'Atalanta di sabato e l'inopinata sconfitta interna di giovedì contro l'AZ Alkmaar, squadra olandese organizzata e piena di giocatori interessanti, ma provata dal Covid e inferiore (comunque) al Napoli. Gattuso dovrà riprendere il filo del discorso nel derby con il Benevento, contro una squadra, quella di Inzaghi, che sulla carta dovrebbe concedere più spazi di quanti ne abbia concesso l'Az giovedì, ma i piani potrebbero cambiare. Quel che è certo è che l'atteggiamento degli azzurri deve mutare: serve la fame di sabato scorso, serve la concentrazione dei giorni migliori, occorrono ritmo e intensità. In generale, perchè il Benevento è un'ottima matricola ma è chiaramente distante (molto) dalla cifra tecnica degli azzurri. Eppure occorrono quegli elementi per vincere le partite e, soprattutto, per blindare una mentalità vincente con il crisma della continuità. Altrimenti è inutile sognare in grande. Gattuso riproporrà Ospina, Manolas e Bakayoko, rispetto a giovedì, ragiona sull'impiego anche di Insigne e di Mario Rui dal 1'. Con la fame e la voglia giusta non sarà necessario indovinare la formazione migliore, occorre la versione "migliore" del Napoli. E' quella vista con l'Atalanta? O è stata solo un miraggio? Propenderemmo per il sì, lasciando al match di giovedì l'etichetta di "episodio". Ma dipende sempre dal Napoli... (Dario Sarnataro) |